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Il Parco Regionale dell’Appia Antica è stato istituito nel 1988 con L.R. n. 66 del 10 novembre. L’Ente di gestione nella sua configurazione attuale è stato previsto dalle L.R. n. 29 del 6 ottobre 1997 che ha riordinato il sistema delle aree naturali protette del Lazio. La sede dell’ente e tutti i suoi uffici, dal 1998, si trovano a Roma presso il complesso dell’ex Cartiera Latina, in via Appia Antica 42. Le finalità dell’Ente Parco sono quelle indicate dalle leggi quadro sulle aree protette, nazionale (L.394/91) e regionale (L.R. 29/97) e dalla legge regionale istitutiva (L.R. 66/88) e si possono così riassumere: – Tutelare i monumenti ed i complessi archeologici, artistici e storici in esso esistenti e diffonderne la conoscenza; – Preservarne e ricostituire l’ambiente naturale e valorizzare le risorse idrogeologiche, botaniche e faunistiche a scopi culturali, didattici e scientifici; – Apprestare e gestire attrezzature sociali volte a fini culturali e ricreativi compatibili con i caratteri del parco L’Ente attraverso il Piano del Parco, lo strumento urbanistico che detta le regole nel perimetro dell’area protetta, gestisce 4.500 ettari di territorio ed opera in collegamento con le altre istituzioni competenti per materia e per territorio. MIBACT – Parco Archeologico dell’Appia Antica, esercita la tutela e la valorizzazione delle aree monumentali demaniali; Il Comune di Roma con la Sovrintendenza Beni Culturali (la gestione e la valorizzazione monumenti e aree di proprietà del comune) , Dipartimento Ambiente (cura le aree verdi pubbliche), Municipi I, VII, VIII, IX (decoro, mobilità, …..); Comune di Ciampino e Comune di Marino (gestione attività urbane ordinarie delle aree che ricadono nel loro territorio). Infine la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra per la tutela, gestione e valorizzazione delle Catacombe
I vincoli e i divieti vigenti nel parco sono funzionali al progetto di conservazione e valorizzazione di un ambiente che contiene valori storici, artistici e naturalistici inestimabili. Per il Parco non si tratta soltanto di tutelare un patrimonio monumentale che il tempo, l’incuria, ma anche, e soprattutto, di impedire che uno degli angoli più belli dell‘Agro romano venga definitivamente devastato dall’abusivismo edilizio, dall’inquinamento, dalle discariche abusive, da attività economiche e produttive dannose per l’ambiente, dalla realizzazione di opere pubbliche non necessarie o inutili.
Si tratta infine di studiare e salvaguardare una biodiversità e un “tesoro” naturalistico assolutamente sorprendente per l’intera area romana.
Storia e finalità
Da Lanciani a Cederna il Parco dei cittadini
Organi di governo
Presidente, Consiglio Direttivo e comunità del Parco
Organizzazione interna
Il Direttore, i servizi e le persone
Statuto e regolamenti
Le norme che regolano le attività dell’Ente
Piano del parco
Lo strumento urbanistico di governo del territorio
Avvisi e bandi
Restare informati e partecipare alla vita del Parco